Servizio Civile Universale

Il mio anno di Servizio Civile Nazionale

Cercavo un'esperienza che mi desse la possibilità di mettere in pratica ciò che studio e soprattutto ciò in cui credo. Il servizio civile mi ha permesso di realizzare questo desiderio...


 

Cercavo un’esperienza che mi desse la possibilità di mettere in pratica ciò che studio e soprattutto ciò in cui credo. Il servizio civile mi ha permesso di realizzare questo desiderio...

 

La mia esperienza nasce dalla voglia di lavorare con i salesiani, perché condivido la missione di don Bosco: salvare l’anima dei giovani ed educarli alla solidarietà, e di riscoprire la mia fede tramite il contatto quotidiano con la povertà e l’esclusione sociale.

Dopo le superiori pensavo che sarei finita a fare la cameriera o la commessa in qualche negozio per pagarmi gli studi, ma questa prospettiva non mi soddisfava, non riuscivo ad accontentarmi di un lavoro qualsiasi. Forse, più che un lavoro, cercavo un’esperienza che mi desse la possibilità di mettere in pratica ciò che studio e soprattutto ciò in cui credo. Il servizio civile mi ha permesso di realizzare questo desiderio.

Anche se avevo già fatto altre esperienze nel mio paese e nei paesi vicini, La Viarte è molto diversa dalle altre realtà salesiane che ho visitato. La prima volta che arrivai a Santa Maria La Longa avvertii subito l’armonia e il senso di comunità di questo luogo, insieme a un gran senso di responsabilità, impegno e voglia di fare.

Nonostante ciò, l’inizio non fu rose e fiori, perchè sapevo bene di avere dei limiti, non solo professionali ma anche caratteriali e personali, e soprattutto non conoscevo nessuno. Durante l’anno sono stata affiancata da tante persone, che si sono rese disponibili per insegnarmi bene ciò che andava appreso, che non mi hanno mai criticato, giudicato o fatto sentire l’estranea della situazione. Don Bosco diceva che in ogni ragazzo c’è un punto accessibile al bene e che è compito di un educatore far vibrare quella corda sensibile: voglio ringraziare tutte le persone che in questo anno hanno permesso a quella corda di vibrare in me. Spero di averla fatta vibrare a mia volta nei giovani che ho incontrato durante il mio cammino.

Nonostante il servizio civile sia un anno di servizio agli altri, è stata un’esperienza che ha fatto crescere me per prima. Mi ha reso più matura, più responsabile e diversa nel modo di affrontare le difficoltà e di approcciarmi alla vita in generale. Ma soprattutto mi ha fatto capire che la vita è piena solo se la si vive per gli altri, perché, come diceva don Bosco, “Dio ci ha messo al mondo per gli altri”. La cosa più bella che mi porto a casa è proprio l’aver sperimentato la differenza tra la vita di prima, vissuta principalmente per me, e la vita spesa al servizio dei più piccoli e dei più poveri.

La Viarte rimarrà nel mio cuore, è stata per me una famiglia che mi ha accolto, maturato e preparato alla vita, un posto in cui ho visto gli sforzi di tante persone per trasformare il Vangelo in una realtà concreta.

 


Di Irene Dal Ben

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